La strada del Patriarca era un'antica e frequentata via di comunicazione che dalla pianura del Friuli raggiungeva l’altopiano del Cansiglio collegando così il vicino Alpago e la Valle del Piave. La principale arteria nel periodo medioevale era la strada "Alemanna" che passava per la stretta Val Lapisina e Serravalle ma in territorio in mano ai Trevisani. Con i bellicosi Signori Da Camino le tensioni resero l'area instabile e rischiosa impedendone il passaggio, portando Sacile, rimasta legata al Patriarcato di Aquileia, isolata. Nel '200 i Sacilesi chiesero al Patriarca Raimondo della Torre l'apertura di una nuova via alternativa che collegasse la pianura con i monti in modo più sicuro per trasportare la legna dei boschi del Cansiglio. La strada viene tracciata forse già alla fine del XII secolo, quando si costruisce il castello di Caneva, come testimoniano i recenti scavi. La viabilità prese il nome del richiedente e fu dichiarata libera da ogni tassa, quindi transitabile da tutti quei mercanti che a costo di maggiori fatiche volevano raggiungere i mercati di Sacile e Venezia attraverso le via d'acqua del Livenza. La strada arriva al Passo Crosetta, in località “Pietra Incisa” (un masso con alcune iscrizioni) dove la strada friulana incontra quella trevisana. Nel 1420 i Veneziani conquistarono il Friuli e il patriarcato di Aquileia cessò di esistere come potere temporale e la strada del "Patriarca" perse l'importanza anche se continuò ad essere utilizzata per attività forestali e agricole .
PROGRAMMA
L'itinerario prevede di percorrere la strada in salita, partendo dalla piazza di Stevenà di Caneva e arrivare Passo Crosetta, attraversando i tratti di strada rimasti. Il sentiero parte poco sopra la piazza di Stevenà sotto il nome della "Madonna degli scalini", percorso ben tracciato dalla proloco, sempre in salita arriva al Pian de Salere (q.312m), da qui si può godere il panorama nella pianura circostante fino al all'Adriatico. Proseguendo sempre per sentiero in salita si arriva alla sorgente Valusiera. Qui si prosegue nel bosco fino ad arrivare alla frazione di Maloria (q.602m). Da qui l'itinerario della strada del Patriarca è senza segnavia, ma seguendo i segni del passato arriviamo fino alla malga Fossa di Stevenà (q.880m). Da qui continueremo a seguire le tracce della vecchia strada ma che spesso si interseca con la SP61, fino ad arrivare a Crosetta, meta di arrivo.
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