Tanto di quello che viene scritto sulla montagna è di tipo specializzato e tecnico, guide, manuali, riviste dedicate, racconti d’ascensioni, in cui si usa un linguaggio, quasi uno slang, riconosciuto e apprezzato solo da chi frequenta le pareti rocciose e le alte vette.
Intesa in questo senso stretto si potrebbe affermare, con le parole di Enrico Camanni, giornalista, scrittore e storico dell’alpinismo, che "la letteratura di montagna non esiste". In una logica di ricerca di buona letteratura, invece, sarebbe più consono parlare di "montagna nella letteratura", in cui la montagna costituisce un retroterra culturale, un soggetto protagonista necessario per la descrizione del sublime, di una condizione di vita, di un cambiamento sociale.
Nella letteratura comunque, per comodità, possiamo riconoscere alcuni filoni particolari in cui la montagna si pone come ambiente privilegiato di espressione di una ruralità ormai perduta o di una quotidianità diversa da quella urbana e di pianura. Troviamo allora la letteratura della grande guerra, la letteratura naturalistica ed ambientale, la letteratura dei miti e delle fiabe, la letteratura di alcuni romanzi storici.
Ma i riferimenti alla montagna vanno ben oltre. In questo ciclo di Vivere l'Ambiente avremo modo di esplorare e farci accompagnare solo da alcuni di questi libri e dai loro autori, i tanti altri sta a voi ricercarli e proporceli…
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