L’escursione si svolge all’interno della Riserva Naturale Po di Volano, istituita con il D.M. 13/07/1977 gestita dal Corpo Forestale dello Stato, sita al Lido di Volano e caratterizzata da diversi paesaggi tipici delle zone deltizie costiere.
Il pullman ci porterà al Lido di Volano, dove comincia la nostra escursione. Ci porteremo in località "Madonnina" posta sull'argine a difesa mare, lo oltrepasseremo ed avremmo la visione del ramo morto del Po di Volano. Prenderemo il sentiero CAI n° 204 che ci porta allo "scanno di Codigoro" (lo Scanno è la parte emersa della foce di un fiume), dopo una ventina di minuti giungeremo ad una torretta di avvistamento posta dal Parco del Delta del Po dove avremo una visione della foce del Volano, del Taglio della Falce e del Boscone della Mesola. Il sentiero, riaperto quattro anni fa perché interrotto dall’erosione del mare, prosegue per tutto lo Scannno di Codigoro, formato inizialmente da un solo argine che poi circonda un piccolo bosco posto in punta allo Scanno stesso, dove potremo notare la lotta delle piante costrette a vivere con una salinità molto alta. Ritorneremo alla località "Madonnina" dove prenderemo il sentiero CAI 205 che è posto sull'argine circondariale dello Scanno di Comacchio fino ad arrivare allo stabilimento balneare "Cormorano".
Questa prima parte di escursione è caratterizzata da ambienti tipici del Delta quali le Barene, le zone acquitrinose salmastre, le dune ed i canneti, ricchi di avifauna.
Dallo stabilimento balneare Cormorano proseguiremo sul primo argine di difesa a mare posto a monte degli stabilimenti balneari e proseguiremo nella pineta demaniale (sentiero CAI n 203) a ridosso del mare, dove sono presenti diversi sistemi posti a contrastare l’erosione costiera, fino ad arrivare in località Bocche del Bianco. Da qui raggiungeremo il pullman percorrendo lo stradone centrale della Pineta di Volano.
Questa pineta è di origine artificiale, piantumata negli anni ’30 per creare una fascia frangivento che dal Lido di Volano arriva fino a Cervia. La pineta originale è stata molto danneggiata durante la 2° Guerra Mondiale e da una ingressione di acqua marina. Negli anni '60 è stata ripiantumata ed allo stato attuale si sta trasformando da pineta a bosco di latifoglie con essenze tipiche delle nostre zone, quali il leccio, la farnia, il frassino, la fillirea.
Qui puoi scaricare il programma completo dell'uscita in formato PDF
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