Avifauna e arrampicatori: convivenza possibile?
Gli uccelli rapaci, utilizzando da sempre gli ambienti rupestri per la nidificazione, oggi entrano in conflitto con le esigenze degli arrampicatori. Affrontando le storie parallele di rapaci ed arrampicatori ed approfondendo la nostra conoscenza sulla biologia comportamentale delle specie più sensibili, è possibile elaborare delle strategie gestionali concrete con l'obiettivo di migliorare i rapporti di convivenza e ridurre al minimo le limitazioni all'accesso alle pareti nel pieno rispetto delle esigenze di conservazione.
I delicati equilibri invernali dell'ambiente alpino
Analizzando in chiave ecologica i rapporti di interazione tra l'alpinismo e l'ambiente della montagna invernale, si evidenzia che pur trattandosi di una disciplina a debole impatto, in determinate aree o periodi critici, può essere responsabile di effetti negativi su varie specie animali, già fortemente penalizzate dalle severe condizioni ambientali. La conoscenza delle singole emergenze e l'osservanza di semplici comportamenti, consentiranno di ridurre l'impatto del nostro passaggio.
Qui puoi scaricare la locandina della serata in formato PDFuna carrellata descrittiva delle specie animali più rappresentative dell'Arco Alpino con approfondimenti sullo stato di conservazione e sulle maggiori problematiche connesse alla loro presenza. In particolare verranno focalizzati i rapporti esistenti tra le specie e l'ambiente naturale delle nostre montagne con cenni in merito ai rapporti tra la presenza degli animali e quella sempre più capillare dell'uomo e delle sue attività.
Qui puoi scaricare la locandina della serata in formato PDF2 orsi, orfani per bracconaggio, vengono allevati da un naturalista e successivamente reintrodotti nel loro ambiente
Qui puoi scaricare la locandina della serata in formato PDFGiancarlo Ferron, ha un'esperienza pluriennale di natura e di vita degli animali, ha lavorato come guardiacaccia sulle montagne confinanti con l'Altipiano di Asiago e oggi lavora sul Monte Pasubio e sulle “Piccole Dolomiti” Vicentine. Autore di quattro libri, Ferron racconta la vita e i gesti degli animali che vivono nei boschi e del loro rapporto difficile con l'uomo, che spesso non rispetta né la loro libertà, né tantomeno la loro stessa vita.
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Lo stambecco, figura "magica" e simbolo incontrastato delle vette più alte, da sempre ha attratto, affascinato e incuriosito l'uomo. Una specie di indole perlopiù tranquilla e curiosa, che l'evoluzione ha portato a specializzarsi a vivere negli ambienti più estremi e impervi, dove trova rifugio e protezione anche dai suoi pochi predatori naturali.
Avvistare uno stambecco, scattare una foto, osservarlo nelle sue incredibili acrobazie, ascoltare il cozzare delle corna dei maschi, vedere i piccoli appena nati saltare e giocare sui ripidi pendii sotto gli occhi attenti delle madri, o semplicemente incontrare i maschi comodamente coricati nelle praterie di alta quota intenti a ruminare, sono tutte grandi emozioni che ci regala questa specie. L'obiettivo della serata è di far conoscere la situazione attuale dello stambecco con riferimento alle colonie presenti in regione Friuli Venezia Giulia, in particolare quella del Parco naturale Regionale delle Dolomiti Friulane.
Durante la serata verrà presentato, grazie al supporto di fotografie, slide e filmati, il lavoro svolto dal Parco con lo scopo di conservare questa bellissima specie nel proprio territorio, in particolare, i progetti di reintroduzione, gli studi grazie alle moderne tecniche di radiotelemetria, anchesatellitare; i censimenti e i risultati fino ad ora raggiunti.
Lo stambecco è ora fuori pericolo di estinzione; si stima infatti la presenza di circa 35 mila capi sull'intero Arco Alpino (nel 1821 sopravvivevano solo pochi esemplari, forse 100). D'altro canto, occorre considerare che attualmente è la specie che presenta il maggior scarto tra l'areale occupato in passato e quello attuale, soprattutto nel settore orientale. Siamo quindi solo all'inizio di un lungo lavoro e ancora molti saranno i passi da percorrere per salvaguardare questo bellissimo animale.
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