Esistono nel pensiero e nella lingua parlata mille significati al tema scelto per il XXII Ciclo di Vivere l'Ambiente: chiusura, rivalità, separazione ma anche varietà, diversità, confronto.
Su alcuni di questi abbiamo voluto indagare per capirne ragioni e significati poiché tutta la nostra vita è fatta di confini. Essi non sono soltanto fisici o politici, ma sono anche dentro di noi, dovuti alla nostra formazione, alle nostre tradizioni storiche e culturali che influenzano comportamenti e sentimenti. Segni di confini politici sono leggibili sul territorio da tempi remoti. Uno stesso ambiente può restituire anche confini etnici fra popolazioni culturalmente diverse. Se talvolta i confini etnici, culturali e politici possono coincidere, altre volte la loro mancata sovrapposizione ha creato scontri, guerre e rivalse.
E altri confini, quelli vegetazionali o faunistici, dovuto a differenze ambientali e climatiche ed anche confini geologici. Confini che invece di dividere arricchiscono la biodiversità del nostro paese. Nel percorso emergeranno anche le opportunità di scambio, dialogo e solidarietà che il confine può dare.
Con le escursioni in calendario andremo a focalizzare vari aspett di questo termine così preciso ma anche ambiguo e sfuggente: dalla Linea Gotica alle terminazioni romane sul Monte Civetta, dai confini della Serenissima in Primiero e Altopiano di Asiago alla Lessinia sulle tracce di un intenso traffico di contrabbando, dall'incontro delle tre grandi culture europee, latina, germanica, slava sul monte Forno, al confine fisico determinato dal grande fiume Po, al Grappa per la gara della vegetazione in "zona combattente", al passo del Brocon per la sua faglia, fino alla valle di Posina per gli aspetti faunistici.
Infine…ciò che determina la nostra vita: il giorno e la notte e ciò che può farci sconfinare…
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